Cento anni ma non li dimostra “Lady, Be Good!” di George e Ira Gershwin, di cui è andata in scena la Prima al Teatro Massimo di Palermo, ha ritmo e freschezza nelle musiche, nei costumi e nella verve dei personaggi. Tanto glitter, balze e paillettes sul palco ma anche tra le signore del pubblico che hanno reso omaggio allo spirito frizzante del musical che ha incontrato il favore di tutti i presenti, con cinque minuti di applausi finali. L’opera dei fratelli Gershwin, nella versione del Teatro della Zarzuela di Madrid, con la regia di Emilio Sagi e direttore d’orchestra, il compositore americano Timothy Brock, sarà in replica fino al 25 giugno. Qui le informazioni utili.
La storia di Lady, Be Good!
La trama dello spettacolo, tra canzoni celebri, danze scatenate e colpi di scena, racconta con ironia e malinconia la storia di miseria e nobiltà di Dick e Susie Trevor, fratello e sorella sfrattati per morosità dalla casa in cui vivono nel Rhode Island. Nonostante le difficoltà economiche, i due restano molto uniti, si sostengono a vicenda e dopo avere attraversato una ingarbugliata serie di vicende sentimentali che coinvolgono i tanti personaggi in scena ritrovano attraverso il vero amore la soluzione ai problemi della vita. Tra le hits più famose i brani Fascinating Rhythm, The man I love e la stessa canzone che dà il titolo alla commedia Lady, Be Good!, entrati a far parte del repertorio jazzistico e diventati cavalli di battaglia di cantanti come Areetha Franklin ed Ella Fitzgerald.
Chi c’era alla Prima al Teatro Massimo
A fare gli onori di casa, alla Prima di Lady, Be Good!, il sindaco di Palermo e presidente della Fondazione Teatro Massimo, Roberto Lagalla con la moglie Maria Paola Ferro, che alla fine dello spettacolo è andato a congratularsi con il regista, il direttore d’orchestra e gli artisti. Con lui, il sovrintendente Marco Betta e il direttore esecutivo Ettore Artioli.
Tra il pubblico in prima fila Guido e Stefania Filosto, la moglie del presidente della Regione siciliana Franca Schifani, la professoressa Liliana Ragaglia, una delle più note arpiste italiane del Nocevento, Elena Zaniboni e Serenella La Cavera. Si riconoscevano ancora la direttrice di Tgs Marina Turco e Alberto Wolleb, Vittorio Filippone con la moglie Simona Cajozzo, Gaia Filippone e Giorgio Filippone, Marco e Marcello Mangia, Cleo Li Calzi, la soprano Desireé Rancatore, lo scrittore Roberto Alaimo e Valeria Militello, l’ingegnere Marco Greco, il noto medico oculista Antonio Cuttitta, Marina Nicolosi e l’ex direttrice esecutiva del Teatro, Elisabetta Tesi, il regista Alfio Scuderi, il trend setter Gigi Vinci e Jean Sebastien Colau, direttore del corpo di ballo del teatro Massimo di Palermo.
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