In giapponese Kimochi indica uno stato d’animo, espressione, sensazione, vibrazione interiore non sempre traducibile: e proprio partendo da questo non detto ma avvertito, Dario Parisi ha dato vita ai suoi poster dove il colore gioca con la velocità e la creatività.
Con una formazione da graphic designer e artista visivo, Dario firma il primo progetto selezionato dall’open call lanciata nei mesi scorsi da Palazzo Bonocore e CoopCulture: call che ha avuto un grande successo sia per il numero che per la qualità delle proposte arrivate. Tra queste sono stati selezionati progetti diversi, musica, teatro e arte, che comporranno il calendario estivo di Bonocore.

Ad aprire il programma, sabato prossimo (7 giugno, vernissage alle 17.30) è appunto Kimochi di Dario Parisi, mostra diposter art che racconta emozioni e ricordi attraverso un linguaggio visivo potente e immediato, srotolato in un percorso in due atti lungo quindici opere grafiche. La prima sezione si concentra sull’esperienza del disagio emotivo – depressione, alienazione, ansia sociale e senso di smarrimento, non barriere, quanto frammenti condivisi di una condizione contemporanea. La seconda parte della mostra è invece la sua risposta luminosa: una raccolta di immagini e ricordi positivi che diventano strumenti di resistenza, piccole epifanie quotidiane che aiutano a ritrovare equilibrio e identità. Attraverso una narrazione visiva che unisce sensibilità estetica e forza comunicativa, Dario Parisi invita a riflettere sul vissuto, creando connessioni sottili tra esperienza personale e collettiva.