A Palermo l’inizio dell’autunno porta, oltre a temperature finalmente più miti, il ritorno dell’eleganza delle Prime del Teatro Massimo. La seconda opera, dopo Il Barbiere di Siviglia, scelta per questo nuovo inizio, tra la pausa estiva e prima del debutto ufficiale della nuova stagione, è Mitridate Eupatore, un omaggio al più grande compositore palermitano, Alessandro Scarlatti, nel 300° anniversario della sua morte.


Le rovine in scena ricordano, pur trattandosi di un’opera settecentesca ambientata nel 150 ac, una Palermo post bellica distrutta dalle bombe, ancora visibile negli anni Novanta e in qualche scorcio del centro storico persino adesso, a sottolineare la tragicità degli eventi narrati. Tra morte e vendette familiari. Cattura la scena l’angelico canto del protagonista, Mitridate, Tim Mead, uno dei controtenori più autorevoli della scena internazionale.


Grande eleganza delle signore che hanno sfoggiato oltre all’immancabile glitter, declinato anche in tailleur pantalone, tanti abiti orientali dai tradizionali kimono a quelli giapponesi e persino uzbeki. Per gli uomini anche qualche apprezzatissimo smoking.

Chi c’era alla Prima di Mitridate al Teatro Massimo
A fare gli onori di casa in occasione della Prima di Mitridate al Teatro Massimo, il sovrintendente Marco Betta, il direttore esecutivo Ettore Artioli, il direttore di sala Nino Sampognaro, Alessandro Maddonni, responsabile dell’orchestra del Teatro. Tra gli ospiti la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, con il marito il commissario dello Stato, Ignazio Portelli, l’imprenditrice Stefania Filosto, le nobildonne Antonella Canalotti e Loretta Di Mino, l’avvocato Anna Galioto.


Nel palco reale, la regista statunitense Jessica Yu, Premio Oscar, impegnata a Palermo con le riprese della serie tv “Italian postcards” per Amazon e il casting manager del Teatro dell’Opera di Roma, Alessandro Di Gloria. E, ancora si riconoscevano Maria Antonietta Bullara, Rosalia Marchese, la responsabile dell’ufficio stampa del Teatro, Giovannella Brancato, Ernesta Insalaco, responsabile del Cerimoniale della Fondazione Teatro Massimo, la nota critica del Giornale di Sicilia Sara Patera, i critici Alberto Mattioli, Alessandro Cammarano, Luca Della Libera, Thomas Migge, Simone Di Crescenzo e Pietro Misuraca.

I melomani Angela Fogazza, Mario Pintagro, Giuseppe Galati, Daniela Papucci, Giuseppe Scardamaglia, Maria Scicchigno e Gigi Vinci, che ha onorato la tradizione con un abito di grande scena, e poi Giovanni Messina, Massimiliano Marafon, l’attore Tommaso Gioietta, l’architetto Salvo Schiavo con il marito Alessio Bellavia.


















