E’ vero, ad impedire i festeggiamenti al momento giusto è stato il Covid, ma vuoi mettere festeggiare l’ingresso nella cinquantina, potendo affermare di essere stato eletto senatore? Un doppio traguardo, di vita e di carriera, meritato per il palermitano Raoul Russo, che corona un percorso fatto con coerenza, grandi ideali e simpatia. Tanti gli amici dell’uomo politico di destra che si sono stretti attorno a lui per spegnere le sue 52 candeline, a Palazzo De Gregorio a Palermo.
Cortesie per gli ospiti
Il party, intitolato 50+2, è stato organizzato dallo stesso senatore Raoul Russo, insieme ai fratelli Alex Russo e Igor Russo, al piano nobile del palazzo al porto di Palermo, più esclusivo benché meno noto dei Magazzini De Gregorio, che hanno ospitato tante feste e mondanità. Catering curato dallo chef Natale Giunta, con open bar. Tra i regali più apprezzati, un orologio da taschino, omaggio di un gruppo di giovani amici di Corleone, che ben rappresenta il prestigioso status raggiunto dal neo cinquantenne.
Chi c’era all’ingresso nei cinquanta del senatore Raoul Russo
Tra i presenti alla festa, il deputato nazionale, vicesindaco e amica storica di Raoul Russo, Carolina Varchi, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò con la moglie Maria Ferrara, il deputato europeo Giuseppe Milazzo, i deputati regionali Marco Intravaia e Fabrizio Ferrara, i consiglieri comunali di Palermo, Antonio Rini, Teresa Leto, Germana Canzoneri e Tiziana D’Alessandro, l’avvocato tributarista Alessandro Dagnino.
Presente il direttore de Il Sicilia, Peppe Bianca e la dirigente del dipartimento Turismo della Regione siciliana Lucia Di Fatta, l’assessore comunale Dario Falzone, il capo segreteria dell’assessorato regionale alle Infrastrutture Angelo Pizzuto, l’avvocato Tania Pontrelli, la presidente della Società Interporti, Brigida Alaimo, il commissario di Polizia, Manfredi Borsellino e la moglie Valentina Traina, il commissario dello Iacp di Catania, Angelo Sicali.
E, ancora, il cardiochirurgo libanese Calille Faotuche, il funzionario della Fondazione Federico II, Pippo Di Ippolito, le responsabili del cerimonial e marketing del Teatro Masimo, Ernesta Insalaco e Marianna Amato, il direttore artistico del Brass, Luca Luzzu, la produttrice cinematografica Gloria Giorgianni, Viviana Triolo, Giovanni Salomone, Toti Longo, Marianna Casaburro, Lillo Maraventano, le care amiche Francesca Mongiovì e Daniela Lucido, gli autori del gradito regalo da taschino, Walter Rà, Domenico Mancuso e Aldo Gulotta, l’imprenditore Peppe Di Blasi.
Si riconoscevano ancora gli amici storici Davide Gentile, Salvo Riccobono, Elisa Alotta, Edoardo De Filippis, Mauro Crimi, Ciccio Ciulla, Roberto Cecala, Mario Ravetto, l’imprenditrice Valentina Guarino, le giornaliste Alessia Davì e Marina Pagano, Sabina Bonelli e Mauro Sarno.